"Bloggopolis"

La Piazza delle Idee nella Città del Dialogo

Le idee sono il motore di una realtà che vive e respira al di là della nostra sola mente. Ecco allora spuntare Bloggopolis, uno spazio contemporaneo per dar voce a una città saggia e antica che vuole parlare, dialogare e conversare del presente e del futuro. Una piazza in cui raccogliere, attraverso i vostri commenti, il 'sentiment' di una popolazione a volte silenziosa e timida, sicuramente generosa e propositiva. Una polis del nostro tempo, la cui piazza virtuale sia specchio di una città che ci sta a cuore. Piacenza ‘città comune’.


venerdì 24 settembre 2010

Germoglia un quartiere

Quartiere 3


Domenica 26 settembre 2010
Biciclettata nel quartiere

Giovedì 14 ottobre 2010
Realtà del quartiere


Mercoledì 27 ottobre 2010

Sogni e bisogni...


clicca sui volantini per leggere il programma dell'iniziativa







mercoledì 15 settembre 2010

Iniziativa sul sindacato

Piacenza, Giovedì 16 settembre, alle ore 21
Auditorium “S. Maria della Pace”, Via Scalabrini 19

LAVORO – SOCIETA' – SINDACATO

“Cara Cgil, parliamone…”

Incontro pubblico: discuteranno tra loro e con i presenti

Alberto Bellocchio,
Carlo Berra, Maurizio Mantovani

Il lavoro nel mondo globalizzato cresce esponenzialmente, in modo inversamente proporzionale alla sua visibilità pubblica. La nostra vita quotidiana dipende sempre più da ciò che si produce nelle sterminate periferie industriali asiatiche o nelle miniere sudamericane, ma è come se non lo sapessimo. Certamente ne parliamo troppo poco.
Nel nostro Paese una larga fetta di lavoro subordinato è esclusa, almeno in parte, da diritti e ammortizzatori sociali: operatori di call center o conduttori di sistemi automatici, lavoratori autonomi di seconda generazione o giovani laureati stretti tra precarie collaborazioni editoriali e altri lavori occasionali, stranieri “invisibili” (spesso “associati” in cooperative fasulle), che tutti i santi giorni operano nell’edilizia e tutte le notti mandano avanti la logistica anche nella nostra città…
È tale la svalutazione economica e culturale del lavoro nell’Italia di oggi, che il problema non appare neppure come titolo nelle “emergenze” individuate dal governo Berlusconi per proseguire la sua azione, mentre riaprono le fabbriche con centinaia di migliaia di lavoratori in meno e centinaia di tavoli per la cassa integrazione in più. D’altra parte, nel dibattito in corso su un nuovo sistema di relazioni industriali, l’opposizione di centro-sinistra e il movimento sindacale non riescono a far emergere una proposta forte, che riaffermi dignità e valore del lavoro, nella dimensione globale dell’economia e a partire da un tessuto produttivo italiano massicciamente connotato da piccola e piccolissima impresa.

A noi pare che nella rottura del nesso tra lavoro e politica, tra lavoro e trasformazione sociale consapevole, stia la ragione principale della caduta del valore del lavoro. E che su questo sfondo vada sviluppato un dibattito franco sulle difficoltà del sindacato e della Cgil, nel nostro Paese e a Piacenza.

Nella nostra provincia si è recentemente concluso un difficile congresso della Cgil, con l’arrivo di un Segretario della Camera del lavoro non piacentino e l’esclusione dagli organismi dirigenti degli esponenti della Lista alternativa. Hanno certo pesato le brutte vicende locali degli ultimi tempi, dall’indagine sull’ex Direttore dell’Ufficio del lavoro, che vede coinvolti imprenditori e sindacalisti (tra gli altri, l’ex segretario della Cisl), a quella sul tesseramento Spi. Non si può sorvolare sulle responsabilità personali (giuridiche e politico-morali) e non ci si può chiudere in una logica tutta interna. Non può farlo – crediamo – la Cgil, forza costitutiva della democrazia italiana, imprescindibile per un’alternativa all’attuale degrado politico-sociale, un sindacato che ha saputo essere casa comune della sinistra anche in momenti di forte tensione interna (basti pensare al duro scontro sulla scala mobile nel 1984). Per l’intero dopoguerra, la Cgil ha cercato di essere sindacato dei lavoratori e dei lavori, non solo degli iscritti, tenacemente impegnata a contrastare quella tendenza alla corporativizzazione che già Gramsci individuava come costante negativa della società italiana: abbiamo tutti bisogno che continui ad essere una grande e attiva protagonista dell’economia, della società, della cultura italiana.

sabato 4 settembre 2010

Lodi 12 Settembre 2010

L’ANPI provinciale di Lodi organizza

La Resistenza cammina ancora


Lodi
c/o Area del Capanno

domenica 12 settembre ore 10,00
Taci! Il nemico ti ascolta!
Come sta la libertà di opinione e di stampa (art. 21 della Costituzione italiana)nell’Italia del centro destra


Tavola rotonda

Interventi di:
Carlo Smuraglia, presidente ANPI Milano,
Antonella Mascali, giornalista di Radio Popolare,
Ferruccio Pallavera, direttore de Il Cittadino,
Gianni D’Amo, consigliere comunale di Piacenza,
Roberto Nalbone, direttivo ANPI provinciale del Lodigiano
Coordina:
Tullio Montagna, vicepresidente ANPI Lombardia
prima festa provinciale dell’ANPI