"Bloggopolis"

La Piazza delle Idee nella Città del Dialogo

Le idee sono il motore di una realtà che vive e respira al di là della nostra sola mente. Ecco allora spuntare Bloggopolis, uno spazio contemporaneo per dar voce a una città saggia e antica che vuole parlare, dialogare e conversare del presente e del futuro. Una piazza in cui raccogliere, attraverso i vostri commenti, il 'sentiment' di una popolazione a volte silenziosa e timida, sicuramente generosa e propositiva. Una polis del nostro tempo, la cui piazza virtuale sia specchio di una città che ci sta a cuore. Piacenza ‘città comune’.


sabato 24 novembre 2012

Elsa Morante nel centenario della nascita\.3

Piacenza Teatro dei Filodrammatici - via S. Franca 33
Giovedì 29 novembre 2012 ore 21 - terzo incontro

LO “SCANDALO”
DELLA STORIA

La presenza di Simone Weil nella vita e nell’opera
di Elsa Morante, tra Storia e critica della politica


Ne parla e discute con i presenti   

Giancarlo Gaeta

La storia è fondata sui documenti. Lo spirito cosiddetto storico non penetra la carta per trovare la carne e il sangue: esso consiste in una subordinazione del pensiero al documento. Ora, per la natura delle cose, i documenti provengono dai potenti, dai vincitori. Così la storia non è altro che una compilazione delle deposizioni fatte dagli assassini circa le loro vittime e se stessi. (Simone Weil-1943)

La Storia porta il seguente sottotitolo: Uno scandalo che dura da diecimila anni. La storiografia, per quanto esplori, ritrova dovunque lo stesso scandalo incessante. A distanza o da vicino, ogni società umana si rivela un campo straziato, dove una squadra esercita la violenza e una folla la subisce. Ma il fatto che questo male sia sempre esistito non è motivo che gli dia diritto di esistere. (Elsa Morante-1977)

È molto convincente la tesi avanzata con rigore da Giancarlo Gaeta, che nel pensiero fondamentale del Novecento ci sia stato un forte e originale pensiero femminile non inficiato, coma quasi sempre è il maschile, dal tema del potere. La Weil, la Hillesum, la Arendt, e non diversamente da loro,  la Morante e la Ortese, che non amavano e non volevano il potere, se non quello “di tutti”. (G. Fofi-2012)

Giancarlo Gaeta è nato a Roma nel 1942 e ha a lungo insegnato Storia del Cristianesimo antico presso l’Università di Firenze. Ha pubblicato studi sul Nuovo Testamento e di storia della interpretazione delle Scritture, nonché saggi sul pensiero filosofico e religioso del Novecento. Nel 2008 ha pubblicato Le cose come sono. Etica, politica, religione (Libri Scheiwiller), in cui scrive, tra l’altro, di Elsa Morante, nel saggio intitolato “Scrittrici del Novecento: la libertà di pensare le cose come sono”. Ha curato una nuova versione de I Vangeli (2006, Einaudi, nei Tascabili, 2009), con ampio commento storico-critico. Tra i massimi studiosi di Simone Weil, ha tradotto-curato per Adelphi l’edizione italiana dei Quaderni (quattro volumi) e di numerosi altri suoi scritti. Dirige la collana “Le vie” presso Marietti, per la quale ha recentemente curato l’antologia: Simone Weil, Pagine scelte, 2009.

venerdì 16 novembre 2012

Elsa Morante nel centenario della nascita\2

Piacenza Teatro dei Filodrammatici - via S. Franca 33
Giovedì 22 novembre 2012 ore 21 - secondo incontro

RITRATTO DI ELSA MORANTE
Proiezione del film documentario Portrait d’Elsa Morante
di Francesca Comencini (1997, 45’ b/n)

Dopo la proiezione, ne discutono tra loro e con i presenti

Piergiorgio  Bellocchio e Francesca Comencini

Francesca Comencini è nata a Roma in una famiglia di cineasti. A 21 anni abbandona gli studi e la facoltà di filosofia per trasferirsi in Francia. Nel 1984 dirige il suo primo film, Pianoforte, vincitore a Venezia del Premio De Sica per il miglior film d’esordio. Negli anni seguenti si occupa della sceneggiatura di Un ragazzo di Calabria (1987, regia del padre Luigi), e nel 1989 dirige La lumière du lac. Dopo essere stata assistente regista del padre Luigi in Marcellino (1991, remake del classico Marcellino pane e vino del 1955), firma l’inedito Annabelle partagée (selezionato per la “Quinzaine des Réalisateurs” a Cannes 1991) e poi i documentari Portrait d’Elsa Morante (1997, per la serie tv francese “Un siècle d’écrivains”) e Shakespeare a Palermo, sul regista Carlo Cecchi. Nel 2001 partecipa con altri 57 registi al lavoro collettivo Un altro mondo è possibile. Nel 2002 dirige Le parole di mio padre, dal romanzo di Italo Svevo La coscienza di Zeno. Sempre nel 2002 realizza il documentario Carlo Giuliani, ragazzo, sui drammatici eventi genovesi dell’anno precedente durante i giorni del G8. Nel 2004 rappresenta l’Italia nel progetto “Visions of Europe” con il corto Anna abita a Marghera e dirige Mobbing. Mi piace lavorare. Realizza poi il lungometraggio A casa nostra (2006) e il documentario In fabbrica (2007). Del 2009 sono il film Lo spazio bianco e il documentario collettivo L’Aquila 2009. Cinque registe tra le macerie. Nel 2012 partecipa in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia con il film Un giorno speciale.

Piergiorgio Bellocchio ha fondato nel 1962 con Grazia Cherchi e diretto per circa vent’anni “Quaderni piacentini”. Ha esordito nella narrativa con I piacevoli servi (Mondadori, 1966). Dal 1985 al 1993 ha pubblicato “Diario”, rivista diretta e redatta a quattro mani con il solo Alfonso Berardinelli. La sua produzione critica e saggistica è raccolta in vari volumi, tra cui: Dalla parte del torto (Einaudi, 1989), Eventualmente (Rizzoli,1993), L’astuzia delle passioni (Rizzoli, 1995), Oggetti smarriti (Baldini&Castoldi, 1996), Al di sotto della mischia. Satire e saggi (Libri Scheiwiller, 2007). Nel 2010 è uscito da Quodlibet Diario. 1985-1993, riproduzione fotografica integrale dell’omonima rivista. È presidente dell’associazione politico culturale “cittàcomune”.

domenica 11 novembre 2012

Elsa Morante nel centenario della nascita\1

Giovedì 15 novembre 2012
Piacenza, Teatro dei Filodrammatici 
via S. Franca, 33 ore 21

ELSA MORANTE
E IL NOVECENTO
 
Ne parla e discute con i presenti
Alfonso Berardinelli

Alfonso Berardinelli ha insegnato Letteratura contemporanea all’Università di Venezia fino alle dimissioni volontarie nel 1995. Ha pubblicato tra l’altro: Il critico senza mestiere (Il Saggiatore, 1983), La poesia verso la prosa (Bollati Boringhieri, 1994), L’eroe che pensa (Einaudi, 1997), La forma del saggio (Marsilio, 2002 e 2008) e, con H. M. Enzesberger, Che noia la poesia (Einaudi, 2006). Tra i suoi ultimi libri: Casi critici. Dal postmoderno alla mutazione (Quodlibet, 2007); Poesia non poesia (Einaudi, 2008). Nel 2011 è uscito da Quodlibet Diario. 1985-1993, riproduzione fotografica integrale dell’omonima rivista redatta a quattro mani da Berardinelli e Piergiorgio Bellocchio. L'ultimo suo libro è Leggere è un rischio (Nottetempo, 2012).


Elsa Morante nasce a Roma nel 1912 e trascorre la sua infanzia nel popolare quartiere di Testaccio. Sostanzialmente autodidatta, sin da ragazzina ama scrivere fiabe e poesiole, che illustra con propri disegni. Negli anni Trenta collabora a varie riviste con note di costume e nel 1941 sposa Alberto Moravia. Si impone all’attenzione generale con il romanzo Menzogna e sortilegio, del 1948, a cui segue nel 1957 L’isola di Arturo. Grandi critici cominciano ad occuparsi della sua opera, da Giacomo Debenedetti a Cesare Garboli a György Lukács, che la giudica «uno dei massimi talenti di scrittore che io conosca». Dopo la raccolta di versi Alibi (1958) e i racconti dello Scialle andaluso (1963), nel 1968 pubblica Il mondo salvato dai ragazzini, una sorta di manifesto politico costruito con modalità espressive insolite e diversificate. Nel 1974 esce La Storia: il romanzo ottiene un grande successo di pubblico e provoca un serrato dibattito estetico e politico, non solo tra addetti ai lavori. Nel 1982 pubblica Aracoeli, l’ultimo romanzo. La Morante trascorre i restanti anni della sua vita in una clinica romana, dove muore alla fine del 1985. Nel 1987 sono raccolti in volume Pro o contro la bomba atomica, da una conferenza con questo titolo del 1965) i suoi più importanti scritti saggistici.