"Bloggopolis"

La Piazza delle Idee nella Città del Dialogo

Le idee sono il motore di una realtà che vive e respira al di là della nostra sola mente. Ecco allora spuntare Bloggopolis, uno spazio contemporaneo per dar voce a una città saggia e antica che vuole parlare, dialogare e conversare del presente e del futuro. Una piazza in cui raccogliere, attraverso i vostri commenti, il 'sentiment' di una popolazione a volte silenziosa e timida, sicuramente generosa e propositiva. Una polis del nostro tempo, la cui piazza virtuale sia specchio di una città che ci sta a cuore. Piacenza ‘città comune’.


martedì 29 novembre 2011

"Racconto interrotto" il film

Martedì 6 dicembre 2011 
c/o Cittàcomune via Borghetto 2/i - Piacenza
ore 21

"Racconto interrotto"
un film su Piero Gobetti

Piero Gobetti nel racconto degli amici. Una cavalcata attraverso la cultura e la storia d'Italia, seguendo le testimonianze di uomini e donne, semplici e illustri, alla ricerca delle caratteristiche e del significato della lotta di un giovane, stroncato dalla brutalità fascista, per il rinnovamento della società italiana.
 
"Mentre la lettura dei suoi scritti ha infiammato e arricchito la mia fantasia di adolescente - ben accordandosi con quell'altra presenza, più ricca di sfumature e di atteggiamenti, anche morali, che avevo assorbito quotidianamente attraverso la frequentazione di mia madre -, d'altro canto il tentativo di riappropriarmi della figura di mio padre in modo più completo stata piuttosto un'esigenza e una ricerca della maturità" (Paolo Gobetti).

Regia: Paolo Gobetti.
Montaggio: Claudio Cormio, Paolo Gobetti.
Testimonianze: Franco Antonicelli, Celestina Barberis Roglio, Lelio Basso, Riccardo Bauer, Manlio Brosio, Lidia Campolonghi, Pietro Comollo, Luigi Emery, Passerin d'Entrèves, Mario Fubini, Alessandro Aldo Garosci, Igino Giordani, Alfonso Leonetti, Carlo Levi, Augusto Mazzetti, Augusto Monti, Umberto Morra, Pietro Nenni, Filomena Nitti Bovet, Vittorio Parmentola, Ferruccio Parri, Sandro Pertini, Giuseppe Prezzolini, Ada Prospero Marchesini Gobetti, Giuseppe Rapelli, Camilla Ravera, Leonida Repaci, Franca Reynaud, Luigi Salvatorelli, Natalino Sapegno, Giuseppe Saragat, Umberto Terracini, Giovanni Tribaudino, Andrea Viglongo, Mario Vinciguerra, Paolo Vita Finzi, Ca Zorzi Noventa.
Produzione: Cooperativa 28 dicembre. 

Paolo Gobetti

FILMOGRAFIA
(Aggiornata all'ultima partecipazione al TFF)
Scioperi a Torino (1962, 35'), Lotta partigiana (1975, 60'), Dalla marcia su Roma a Piazzale Loreto (1975, 129'), Cudine 17 novembre 1944 (1979, 18'), Un'altra Italia nella bandiere dei lavoratori (1980, 18'), Spagna 1936-1937 (1978-1981, 55'), La Bahìo - Festa di una valle occitana (1982, 80') , Lu viol (1983, 65'), Le prime bande (1984, 60'), Incontri (1985, 60'), Como libera: il film e la memoria (1986, 45'), La battaglia di Pertuso (1987, 40'), Al tempo delle scale (1987, 25'), Spagna anni Trenta (1990, 50'), Racconto interrotto (1992, 50'), Le stagioni della Resistenza (in dieci quadri e un prologo) (1995, 130').

(scheda tratta da Torino Film Festival http://www.torinofilmfest.org/?action=detail&id=767)

lunedì 21 novembre 2011

Piero e Ada Gobetti

Nel 150° dell’Unità d’Italia, il ricordo di due italiani esemplari
PIERO E ADA GOBETTI

Piacenza, Teatro dei Filodrammatici, via Santa Franca 33

“Cittàcomune” propone, nel 150° anniversario dell’Unità, una riflessione
pubblica su due italiani per molti aspetti esemplari: Piero e Ada Gobetti


Martedì 29 novembre 2011
Piero Gobetti, nella
Torino degli anni Venti

Ne discutono tra loro e con i presenti
Piergiorgio Bellocchio e
Cesare Pianciola

L’incontro ha inizio alle ore 18

Piero Gobetti (1901-1926), pensatore politico di eccezionale intelligenza e precocità, fonda ancora liceale la rivista Energie Nove e nel 1922 La Rivoluzione Liberale (affiancandole la casa editrice, che inalbera il motto greco e alfieriano “Che ho a che fare con gli schiavi?”). Vocazione pedagogica e straordinaria capacità di lavoro gli consentono di raccogliere intorno alla febbrile iniziativa politico-editoriale il meglio dell’intelligenza italiana dell’epoca, dai già autorevoli e affermati Salvemini, Croce, Pareto, Einaudi, ai giovani Carlo Levi, Umberto Saba, Eugenio Montale… Poco più che adolescente, aveva salutato con entusiasmo la rivoluzione russa, i consigli di fabbrica e l’occupazione della Fiat. Collabora a L’Ordine Nuovo di Gramsci con interventi politici e soprattutto come critico teatrale. Del nascente fascismo coglie subito il tatticismo demagogico e il quasi fatale successo: è “l’autobiografia della nazione”. Nel 1923 sposa Ada Prospero, conosciuta negli anni di liceo, fedele compagna, ispiratrice e collaboratrice. Nel settembre del 1924 Gobetti subisce dai fascisti una selvaggia aggressione, che ne minerà la fragile salute. Fonda Il Baretti, di indirizzo più letterario, mentre viene soppressa, per esplicita volontà di Mussolini, La Rivoluzione Liberale. Deciso a continuare la sua attività di scrittore e editore, che gli è inibita in patria, va esule a Parigi dove muore il 15 febbraio 1926, poche settimane dopo la nascita del figlio Paolo.


Cesare Pianciola (Torino, 1939) ha lavorato con Pietro Chiodi come assistente presso la cattedra di Filosofia della storia all’Università di Torino, ha insegnato storia e filosofia nella Secondaria superiore fino al 1994 ed è stato poi docente di “Analisi di testi filosofici” presso la S.I.S. di Torino. Fa parte del Consiglio direttivo del Centro studi Piero Gobetti, del Comitato editoriale de “L’indice dei libri del mese”, della redazione di “école”; è condirettore del trimestrale “Laicità” e autore di moti interventi e articoli sulla laicità dello Stato e della scuola. Ha pubblicato saggi su Marx e il marxismo, sul pensiero francese contemporaneo, su Hannah Arendt, su Piero Gobetti. Nel centenario della sua nascita ha pubblicato Piero Gobetti. Biografia per immagini (Gribaudo 2001).



Piergiorgio Bellocchio ha fondato con Grazia Cherchi e diretto per circa vent’anni “Quaderni piacentini” (1962-1984). Ha esordito nella narrativa con I piacevoli servi (Mondadori, 1966). La sua produzione critica e saggistica è raccolta in vari volumi, tra cui: Dalla parte del torto (Einaudi, 1989), Eventualmente (Rizzoli,1993), L’astuzia delle passioni (Rizzoli, 1995), Oggetti smarriti (Baldini&Castoldi, 1996), Al di sotto della mischia. Satire e saggi (Libri Scheiwiller, 2007). Dal 1985 al 1993 ha diretto e redatto con Alfonso Berardinelli la rivista “Diario”, di cui è uscita da Quodlibet quest’anno la riproduzione fotografica integrale.È presidente dell’associazione politico culturale “cittàcomune”.

venerdì 11 novembre 2011

impresa_cultura - 16 Novembre ore 21


Mercoledì 16 novembre 2011 ore 21

Teatro dei Filodrammatici
via Santa Franca, 33 - Piacenza
SPETTACOLO TEATRALE

Adriano Olivetti

un sogno possibile
di Laura Curino e Gabriele Vacis

con Laura Curino, Mariella Fabbris, Lucilla Giagnoni
regia Gabriele Vacis
scenofonia-luci Roberto Tarasco

biglietti euro 10 (intero)
euro 5 (ridotto studenti)
prevendite
Teatro Gioco Vita,
tel. 0523.315578 - biglietteria@teatrogiocovita.it)

martedì 8 novembre 2011

Da "Libertà" del 8 Novembre 2011 pag. 13

ARIA DI PRIMARIE CON CACCIATORE, DOSI E D’AMO SEDUTI FIANCO A FIANCO















Per qualche minuto ieri in consiglio comunale la prima fila dei banchi della giunta è sembrata un antipasto di competizione delle primarie del centrosinistra.Seduti fianco a fianco si sono ritrovati,in un primo tempo,i due principali sfidanti in casa del Partito democratico,Francesco Cacciatore (primo da sinistra) e Paolo Dosi. Ai due si è quindi aggiunto Gianni D’Amo,il leader di Cittàcomune pure intenzionato a candidarsi alle primarie di coalizione (foto Cravedi)

venerdì 4 novembre 2011

impresa_cultura - 10 Novembre ore 21


Giovedì 10 novembre 2011 ore 21
Teatro dei Filodrammatici
via Santa Franca, 33 - Piacenza
"In me non c'è che futuro" Ritratto di Adriano Olivetti
Un film di Michele Fasano (Sattva Films Bologna 2011), seconda parte: "Il modello comunitario concreto"


Al termine della proiezione incontro con Michele Fasano
e Alberto Saibene

mercoledì 2 novembre 2011

Cento per Gianni - l'appello ed i sottoscrittori


CENTO PER GIANNI. Perché proponiamo D’Amo alle primarie del Centro-sinistra


Siamo persone con radici ideali, esperienze professionali, storie politiche diverse. Sentiamo l’esigenza di partecipare alle scelte politico-amministrative che riguardano la nostra città, senza conferire deleghe in bianco a rappresentanze precostituite. Pensiamo che le primarie di coalizione del Centro-sinistra, attivando un processo di partecipazione dei cittadini in un momento di crisi profonda della politica, siano lo strumento migliore per scegliere il candidato Sindaco più autorevole. Le primarie consentono di costruire tra tutte le componenti civico-politiche che vi partecipano il giusto clima di fiducia e lealtà, sollecitano il dibattito pubblico ("le primarie delle idee"), aiutano a ridefinire le coordinate valoriali, culturali e programmatiche di uno schieramento alternativo all’alleanza Berlusconi-Bossi. Sono la premessa per far vivere davvero un’esperienza politico-elettorale aperta e plurale, di pari dignità e reciproca responsabilità, senza ospiti né padroni di casa. Le primarie fanno bene alla democrazia, la democrazia fa bene al Centro-sinistra e all’intera città: per questo esprimiamo apprezzamento per l’impegno alle primarie di coalizione (da tenersi a dicembre o gennaio prossimi), assunto a giugno dalla Direzione del Partito democratico piacentino.
Ci accomuna oggi la valutazione che Gianni D’Amo possa svolgere una funzione di raccordo tra società e politica, fornire voce pubblica a una vasta area di impegno diffuso, delusa dai partiti così come sono. Consigliere comunale, promotore dell’associazione "cittàcomune" (impegnata a riaffermare che cultura e politica devono procedere di pari passo, se non vogliono irrimediabilmente impoverirsi), ha attraversato la lunga e appassionata militanza a sinistra con onestà intellettuale, senza abiure e trasformismi. Insegnante e organizzatore culturale, nell’ultimo decennio ha mostrato di essere un amministratore competente e onesto, disponibile ad ascoltare e imparare (dai cittadini e anche dagli avversari), in grado di affrontare i problemi sia in termini di pubblica utilità, che di pratica realizzabilità, valutando costi e benefici. Gianni D’Amo ha dato prova di determinazione e equilibrio in momenti difficili dell’esperienza amministrativa, dalla vicenda ex Acna agli anni di tenace opposizione a un nuovo grande Palazzo di uffici comunali, assumendo posizioni scomode ma lungimiranti. È una persona indipendente, che dice quello che pensa e si sforza di fare quello che dice. Per questo lo sollecitiamo a proporsi come candidato Sindaco alle primarie di coalizione. È necessario fare le primarie del Centro-sinistra, è bene che Gianni D’Amo vi prenda parte.
Con lui condividiamo alcune convinzioni di fondo, che qui proponiamo in estrema sintesi. Qualità e dignità del lavoro, difesa intransigente del territorio e dell’ambiente, dispiegamento dei processi di coesione sociale e cooperazione nel rispetto delle identità culturali di ciascuno vanno perseguiti insieme. L’agire economico di vero e durevole successo è sempre anche un agire etico, orientato oltre il vantaggio momentaneo, in progetti di lungo respiro, nei quali intelligenze e competenze delle donne e degli uomini sono ciò che conta veramente. Le relazioni tra gli uomini e con l’ambiente circostante si determinano reciprocamente: disprezzo di sé e del prossimo e degrado di ciò che ci circonda vanno a braccetto. Non possediamo altra vera ricchezza, altra linfa, che i tesori ereditati dal passato, assimilati e continuamente ricreati da noi. Conservare e far vivere oggi, anche con l’uso intelligente delle nuove tecnologie, ciò che natura, cultura e storia ci hanno consegnato è il progetto più ambizioso e il vero grande "affare" del Terzo millennio.
A Gianni D’Amo chiediamo di incentrare la riflessione programmatica per la Piacenza futura sul diritto-dovere dei giovani a una vita libera e piena, in dignità e responsabilità, oggi, non in un domani che non arriva mai. La vera emergenza italiana nell’Europa odierna è la chiusura di fatto nei confronti delle giovani generazioni. Una nuova speranza può camminare solo con l’intelligenza critica e la passione delle giovani e dei giovani piacentini, nelle cui mani è il futuro della città.

Chiara Agazzi, insegnante; Vittoria Albonetti, già insegnante, impegnata nel volontariato sociale; Paolo Anelli, ingegnere, impegnato nel volontariato sociale; Elisa Anselmi, oncologa Ausl Pc; Marco Arcelli Fontana, già assessore com.le al bilancio, imprenditore; Margareth Argellati, infermiera professionale Ausl Pc; Anna Astorri, artigiano; Mario Avanzini, già bancario; Rinaldo Balduzzi, già sindacalista Cgil, pensionato; Elisabetta Bassi, informatore farmaceutico; Piergiorgio Bellocchio, scrittore, presidente Cittàcomune; Barbara Belzini, cooperatore; Stefano Bernardi, ingegnere; Gianni Bernardini, funzionario Inps; Sergio Bernardini, già naz.le di nuoto, allenatore; Mohamed Berrahou, operaio; Chicco Bertè, già insegnante e assessore com.le sport; Sergio Bertoni, avvocato; Cristina Bianchi, architetto, direttore Scuola edile; Tiziana Bignami, già naz.le atletica leggera, allenatrice; Franco Boiocchi, dip. Iren, già consigliere com.le; Luigi Gegè Boledi, archivista Cineteca Mi; Mara Bonini, presidente Cesvip; Giovanni Bongiorni, già insegnante, psicologo; Francesco Boscarelli, consul. aziendale; Lorenzo Boscarelli, già presidente Tempi ag., consul. aziendale; Livio Boselli, già delegato Arbos, formatore; Marco Bosonetto, insegnante, scrittore; Paolo Maurizio Bottigelli, poeta e organizzatore culturale; Alberto Bricchi, già dipendente com.le, tastierista Grassorbrass rockband; Maura Bruno, collaboratrice Ente sordi; Maria Luisa Cacciatori, insegnante sc. materna; Giovanni Callegari, coordinatore Cittàcomune; Clara Calza, redattrice editoriale; Davide Capra, veterinario; Luca Caputi, avvocato; Piercarlo Cardinali, tecnico chimico, musicista folk; Alberto Casartelli, agronomo; Daria Casartelli, studentessa universitaria; Andrea Chiappini, tecnico informatico; F. Sofia Chiapponi, video&photo producer; Lucia Chiarabini, educatrice asilo-nido; Paolo Colagrande, già Difensore civico, avvocato, scrittore; Daniela Coppola, farmacista; Sandro Corsi, già delegato gruppo Rdb, pensionato; Daniela Cremona, dip. Trenitalia; Benedetto De Vito, ferroviere; Gianfranco Dragoni, già segretario generale Fiom e Cgil Pc; Paolo Favari, artigiano; Sergio Ferri, vicepresidente Inforcoop; Aida Fogliazza, dirigente Ausl Pc; Alberto Fogliazza, autista Tempi spa; Marina Foletti, architetto; Teo Frattini, commesso; Francesco Galilei, studente universitario; Massimo Gardani, tesoriere Cittàcomune; Piercorinno Ghidini, commercialista; Davide Giacobbi, macchinista teatrale; Cinzia Giacomazzi, studentessa universitaria; Mario Giacomazzi, dirigente Ausl Pc; Massimiliano Groppi, tecnico; Giuliano Guidi, radicali piacentini; Guido Lavelli, architetto; Simonetta Lipeti, impiegata Ausl Pc; Rosalba Lonero, operaia; Lino Lovotti, sindacalista Cgil; Cesare Lucca, consigliere Fipav Pc; Lorenzo Mainardi, pensionato; Roberto Manzella, insegnante; Roberta Marchesi, fotografa; Franca Mazzadi, insegnante; Pietro Mazzolini, tecnico coop. Arp; Paola Mazzoni, operaia; Filippo Merli, infermiere professionale Ausl Pc; Alessandro Miglioli, avvocato, già consigliere com.le; Giorgio Milani, artista e designer; Maurizio Mori, sindacalista Fiom; Antonio Mosti, psichiatra, direttore Sert Pc; Luigi Muggiani, promotore finanziario; Carlo Orlandi, pensionato; Francesca Pagani, già insegnante; Lino Paraboschi, già delegato Mandelli, già segretario generale Fiom e Flm; Edoardo Piazza, ex naz.le di rugby, già insegnante, consigliere com.le; Massimo Piepoli, cardiologo Ausl Pc; Stefania Pifferi, responsabile amministrativo; Francesca Pisani, traduttrice; Marco Pisani, direttore dipartimento chirurgia generale Ausl Pc; Giovanna Poggi, insegnante; Emilio Politi, architetto urbanista; Mino Politi, dirigente aziendale, già assessore com.le allo sviluppo economico; Angela Portesi, insegnante; Paola Quagliata, cantante lirica; Stefano Quagliaroli, insegnante, enogastronomo; Anselmo Ramponi, già sindacalista edili e poi segretario confederale Cgil; Fabrizio Redaelli, funzionario comunale; Antonio Resmini, commerciante; Adriano Rizzi, collaboratore scolastico; Ernesto Tino Rossi, regista teatrale; Fabrizio Rossi, assicuratore e dirigente sportivo; Nicolò Rossi, studente universitario; Sergio Rossi, già delegato Schiavi, pensionato; Marco Salami, biologo, maestro scacchista; Mauro Sbuttoni, musicista blues; Alberto Scognamiglio, architetto; Francesco Serio, ferroviere; Simona Soffiantini, insegnante; Carlo Solenghi, architetto; Giancarlo Spezia, docente Università cattolica Pc; Pinuccio Sverzellati, presidente Workoop; Jacopo Tanzi, studente universitario; Marco Tanzi, insegnante, cooperatore sociale; Beppe Tirelli, scultore; Massimo Tirotti, già dirigente cultura Comune di Pc; Roberto Tonelli, incisore; Franco Toscani, insegnante e saggista; Marco Trebbi, dipendente Trenitalia, cantante Grassorbrass rockband; Gennaro Trevisan, presidente Ente sordi Pc; Giacomo Vaciago, Università cattolica, già sindaco di Pc, economista; Marcello Valdini, medico legale; Marco Vegezzi, imprenditore; Fabio Villa, tecnico Eni; Lara Zaghi, tecnico radiologia Ausl Pc; Stefano Zanaboni, presidente Cofies; Mario Zucca, libraio.