"Bloggopolis"
La Piazza delle Idee nella Città del Dialogo
Le idee sono il motore di una realtà che vive e respira al di là della nostra sola mente. Ecco allora spuntare Bloggopolis, uno spazio contemporaneo per dar voce a una città saggia e antica che vuole parlare, dialogare e conversare del presente e del futuro. Una piazza in cui raccogliere, attraverso i vostri commenti, il 'sentiment' di una popolazione a volte silenziosa e timida, sicuramente generosa e propositiva. Una polis del nostro tempo, la cui piazza virtuale sia specchio di una città che ci sta a cuore. Piacenza ‘città comune’.
mercoledì 26 ottobre 2016
3 Novembre 2016 - LE RAGIONI DELLA COSTITUZIONE
Giovedì 3 novembre ore 21
AUDITORIUM FONDAZIONE
Via S. Eufemia 12 - Piacenza
LE RAGIONI DELLA
COSTITUZIONE
Una conversazione in pubblico con il costituzionalista
Valerio Onida
Valerio Onida è stato professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università degli
Studi di Milano dal 1983 al 2009. Eletto giudice costituzionale dal Parlamento nel
1996, diviene presidente della Corte costituzionale tra il 2004 e il 2005. Già presidente
dell’Associazione italiana dei Costituzionalisti, presiede il Comitato direttivo della
Scuola Superiore della Magistratura. Ha pubblicato lavori su diversi argomenti di
diritto costituzionale. Particolarmente felice e fortunato il volumetto La Costituzione (il
Mulino, 2004), in cui illustra storia, fondamenti e principi della carta costituzionale in
modo accessibile anche ai non addetti ai lavori. Tra le opere più recenti, il Compendio
di diritto costituzionale (con Maurizio Pedrazza Gorlero), Giuffrè, 2009.
Cittàcomune propone a tutti gli interessati un incontro per conoscere la lettera e lo
spirito della Costituzione repubblicana vigente, che sintetizza e compendia valori
fondamentali, diritti-doveri dei cittadini, bilanciamento e controllo reciproco tra i
poteri dello Stato nelle sue articolazioni. Essa ha svolto la preziosa funzione di cornice
unitaria e sicuro punto di riferimento per molti decenni, anche a fronte di profondi
mutamenti economico-sociali e politico-culturali: basti pensare alla trasformazione
dell’Italia contadina in potenza industriale di prima grandezza e poi in Paese postindustriale,
al lungo processo di costruzione dell’Unione europea, all’affermarsi della
globalizzazione innanzitutto nella comunicazione.
La proposta di riforma costituzionale che verrà sottoposta a referendum il 4 dicembre
prossimo va criticamente valutata tenendo ben presente che una democrazia in salute
poggia sulla sovranità popolare esercitata da cittadini liberi ed uguali, su inderogabili
principi di solidarietà all’interno degli Stati e tra i popoli, sulla divisione dei poteri. Il
mantenimento del punto di equilibrio tra queste diverse esigenze è ciò che si può e si
deve chiedere a una buona Costituzione, che continui ad essere di tutti e per tutti.
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