
Una soluzione al problema
inceneritore c'è. Va avviato un percorso di riduzione dei rifiuti in modo che l'inceneritore sia sempre più inutile. Questo si può ottenere ottimizzando la
raccolta differenziata con il porta a porta e usando la pesatura dei vari rifiuti. Questo permetterebbe la
cancellazione della tassa sulla metratura della casa e sui componenti famigliari, introducendo un pagamento solo sui rifiuti indifferenziati prodotti. Insomma, oltre al vantaggio di una salute al riparo da diossine, il beneficio di un borsellino che piange un pò meno. Inoltre, la raccolta differenziata salirebbe a percentuali molto più alte e questo è già successo nei Comuni che hanno sperimentato questa
pratica. Un esempio su tutti è la città di
Novara, in cui nel giro di poco tempo si è passati al 68,8% di raccolta differenziata, totalizzando guadagni ragguardevoli e l'eliminazione del
mostro, ovvero l' inceneritore. Con buona pace dei cittadini.
Certo è che la quotazioni in borsa di
Enìa (attuale gestore degli impianti di smaltimento dei rifiuti) non aiuta, anche perché si rischia di creare un business attorno ai rifiuti e all'inceneritore, alla faccia della nostra salute e dei nostri interessi. Senza dimenticare, poi, che 5 anni fa Reggi aveva detto: "stop alle privatizzazioni". Noi ce lo ricordiamo!
Andrea Chiappini
1 commento:
viv le marxism-leninism!!!!!
ricordiamo le nostre radici.........i nostri simboli....
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