Piacenza, Teatro dei Filodrammatici
ELSA MORANTE
E IL NOVECENTO
Ne parla e discute con i presenti
Alfonso Berardinelli
Alfonso Berardinelli ha insegnato Letteratura contemporanea all’Università di Venezia fino alle dimissioni volontarie nel 1995. Ha pubblicato tra l’altro: Il critico senza mestiere (Il Saggiatore, 1983), La poesia verso la prosa (Bollati Boringhieri, 1994), L’eroe che pensa (Einaudi, 1997), La forma del saggio (Marsilio, 2002 e 2008) e, con H. M. Enzesberger, Che noia la poesia (Einaudi, 2006). Tra i suoi ultimi libri: Casi critici. Dal postmoderno alla mutazione (Quodlibet, 2007); Poesia non poesia (Einaudi, 2008). Nel 2011 è uscito da Quodlibet Diario. 1985-1993, riproduzione fotografica integrale dell’omonima rivista redatta a quattro mani da Berardinelli e Piergiorgio Bellocchio. L'ultimo suo libro è Leggere è un rischio (Nottetempo, 2012).
Elsa Morante nasce a Roma nel 1912 e trascorre la sua infanzia nel popolare quartiere di Testaccio. Sostanzialmente autodidatta, sin da ragazzina ama scrivere fiabe e poesiole, che illustra con propri disegni. Negli anni Trenta collabora a varie riviste con note di costume e nel 1941 sposa Alberto Moravia. Si impone all’attenzione generale con il romanzo Menzogna e sortilegio, del 1948, a cui segue nel 1957 L’isola di Arturo. Grandi critici cominciano ad occuparsi della sua opera, da Giacomo Debenedetti a Cesare Garboli a György Lukács, che la giudica «uno dei massimi talenti di scrittore che io conosca». Dopo la raccolta di versi Alibi (1958) e i racconti dello Scialle andaluso (1963), nel 1968 pubblica Il mondo salvato dai ragazzini, una sorta di manifesto politico costruito con modalità espressive insolite e diversificate. Nel 1974 esce La Storia: il romanzo ottiene un grande successo di pubblico e provoca un serrato dibattito estetico e politico, non solo tra addetti ai lavori. Nel 1982 pubblica Aracoeli, l’ultimo romanzo. La Morante trascorre i restanti anni della sua vita in una clinica romana, dove muore alla fine del 1985. Nel 1987 sono raccolti in volume Pro o contro la bomba atomica, da una conferenza con questo titolo del 1965) i suoi più importanti scritti saggistici.
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