"Bloggopolis"

La Piazza delle Idee nella Città del Dialogo

Le idee sono il motore di una realtà che vive e respira al di là della nostra sola mente. Ecco allora spuntare Bloggopolis, uno spazio contemporaneo per dar voce a una città saggia e antica che vuole parlare, dialogare e conversare del presente e del futuro. Una piazza in cui raccogliere, attraverso i vostri commenti, il 'sentiment' di una popolazione a volte silenziosa e timida, sicuramente generosa e propositiva. Una polis del nostro tempo, la cui piazza virtuale sia specchio di una città che ci sta a cuore. Piacenza ‘città comune’.


sabato 22 novembre 2014

Incontro con lo storico Marcello Flores


Cittàcomune e Isrec Pc (Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea
di Piacenza) propongono tre serate per ricordare Giacomo Matteotti (1885-1924), a novant’anni dal suo assassinio. 
Le abbiamo intitolate “Matteotti vivo”: per mettere al centro l’eccezionale intensità della sua vita, per sollecitare la riflessione sull’attualità etico-politica del suo riformismo intransigente.

GIOVEDÌ 27 NOVEMBRE - ORE 21 - TERZO INCONTRO - 
LA STORIA

PIACENZA - TEATRO DEI FILODRAMMATICI - VIA S. FRANCA 33

Dalla marcia su Roma al delitto Matteotti alla dittatura
VINCE IL FASCISMO.
COME E PERCHÈ… 
Incontro con lo storico Marcello Flores
Discutono con lui e con i presenti Carla Antonini e Alberto Bellocchio

Carla Antonini è direttrice dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea (Isrec) di Piacenza.

Alberto Bellocchio è un narratore-saggista in liberi versi, con alle spalle decenni di impegno nella Cgil. Ha appena pubblicato il poemetto La casa dei martiri (Moretti&Vitali, 2014), un viaggio tra Dopoguerra, Biennio rosso e delitto Matteotti, con ampi riferimenti alla dimensione piacentina. Tra i precedenti libri: Sirena operaia e Il libro della famiglia (il Saggiatore, 2000 e 2004); La banda dei revisionisti e Ned Ludd, e che dio salvi il mestiere (Moretti& Vitali, 2002 e 2005).

Marcello Flores insegna Storia contemporanea e Storia comparata alla facoltà di Lettere dell’Università di Siena, dove dirige anche il Master in Human Rights and Humanitarian Action. Ha compiuto soggiorni di studio e periodi d'insegnamento a Berkeley, Cambridge, Parigi, Mosca, Varsavia, dove è stato per due anni addetto culturale presso l'Ambasciata d'Italia. È stato direttore della rivista ‟I viaggi di Erodoto” e collabora con la rivista ‟il Mulino”. Già assessore alla cultura del Comune di Siena (2006-11), fa parte del comitato scientifico per la pubblicazione dei documenti diplomatici italiani sull’Armenia. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: L’immagine dell’Urss. L’occidente e la Russia di Stalin (il Saggiatore, 1990); L’età del sospetto. I processi politici della guerra fredda (il Mulino, 1995); 1956 (il Mulino, 1996); In terra non c’è il paradiso. Il racconto del comunismo (Baldini&Castoldi, 1998); Verità senza vendetta. L'esperienza della Commissione sudafricana per la verità e la riconciliazione (Manifestolibri, 1999); Storia, verità, giustizia. I crimini del XX secolo (a cura di, Bruno Mondadori, 2001); Il secolo-mondo. Identità e globalismo nel XX secolo (il Mulino, 2002); Tutta la violenza di un secolo (Feltrinelli, 2005); Il secolo-mondo. Storia del Novecento (I e II, il Mulino, 2006); Il genocidio degli armeni (il Mulino, 2006); Storia dei diritti umani (il Mulino, 2008) e La fine del comunismo (Bruno Mondadori, 2011). È attualmente direttore scientifico dell’Istituto nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (Insmli).

sabato 15 novembre 2014

FILM - IL DELITTO MATTEOTTI

Cittàcomune e Isrec Pc (Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Piacenza)      propongono tre serate per ricordare Giacomo Matteotti (1885-1924), a novant’anni dal suo assassinio.  
Le abbiamo intitolate “Matteotti vivo”: per mettere al centro l’eccezionale intensità della sua vita,  
per sollecitare la riflessione sull’attualità etico-politica del suo riformismo intransigente.   

VENERDI’ 21 NOVEMBRE - ORE 21 - 
SECONDO INCONTRO - UN FILM 

PIACENZA, TEATRO FILODRAMMATICI, VIA S. FRANCA 33

IL DELITTO MATTEOTTI 
 (regia di Florestano Vancini, 1973) 

La proiezione (ingresso gratuito) sarà preceduta da una presentazione di Piergiorgio Bellocchio 

Il delitto Matteotti è un film denso, teso, avvincente, frutto di una puntigliosa ricerca storica a più voci. Diretto da Florestano Vancini nel 1973, ricostruisce il rapimento e l’assassinio del deputato socialista da parte di una squadraccia direttamente collegata alle alte gerarchie fasciste, la crisi politica che ne segue, la definitiva vittoria del fascismo. Il film concentra in due ore le drammatiche vicende che si sviluppano tra il 30 maggio del 1924 e i primi mesi del 1925, dalla denuncia di Matteotti dei brogli e delle violenze fasciste durante la campagna elettorale, al discorso di Mussolini del 3 gennaio ‘25, alle bastonature che “spengono” le ultime voci del dissenso (Giovanni Amendola, Gobetti…). Franco Nero è un efficace Matteotti, “il Mussolini di Adorf è in assoluto il migliore tra quelli portati sullo schermo” (Morandini). Tra gli altri interpreti: Vittorio De Sica, Riccardo Cucciolla, Damiano Damiani, Renzo Montagnani, Umberto Orsini, Manuela Kusterman, Gastone Moschin.  

Florestano Vancini (Ferrara 1926 - Roma 2008) è animato sin dagli esordi dall'amore per il delta del Po, mentre tutta la sua carriera è caratterizzata da interessi storico-politici. Dopo alcuni pregevoli documentari (Alluvione 1950; Il delta padano 1951; Uomini soli 1959), esordisce nel lungometraggio con La lunga notte del '43 (1960, dal racconto di Bassani, premiato a Venezia quale migliore opera prima). Tra i film di questo periodo, che coniugano osservazione realistica e impegno: La banda Casaroli (1962); Le stagioni del nostro amore (1965, vincitore al Festival di Berlino del 1966); Bronte. Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato (1972), in cui denuncia la spietatezza dei 'liberatori', guidati da Nino Bixio, nella repressione delle rivolte contadine in Sicilia. Il successivo Il delitto Matteotti (1973) conferma la vocazione all’impegno  storico-politico  di  Vancini. 
Piuttosto lontani dall'asciutto impianto delle opere precedenti, Amore amaro (1974) e Un dramma borghese (1979). Vancini si dedica anche alla televisione (La piovra 2, 1986; Piazza di Spagna1993; Ferrara, 1995).Torna al cinema dopo 21 anni con E ridendo l'uccise (2005),  suo ultimo film, ambientato nella Ferrara cinquecentesca degli Estensi. 
   

mercoledì 5 novembre 2014

"Un italiano diverso. Giacomo Matteotti"

Cittàcomune e Isrec Pc (Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Piacenza) propongono tre serate per ricordare Giacomo Matteotti (1885-1924), a novant’anni dal suo assassinio. Le abbiamo intitolate “Matteotti vivo”: per mettere al centro l’eccezionale intensità della sua vita, per sollecitare la riflessione sull’attualità etico-politica del suo riformismo intransigente.

Piacenza-Teatro Filodrammatici-via S. Franca 33

VENERDI’ 14 NOVEMBRE ORE 21 - PRIMO INCONTRO - UN LIBRO


Un italiano diverso.
Giacomo Matteotti”
(di G. Romanato, Longanesi, 2010)

La formazione, gli affetti, l’impegno politico-intellettuale, la passione e le contraddizioni di un socialista riformista, tra Grande guerra, Biennio rosso e nascente fascismo. Interrogarsi su come visse, per capire come e perché morì.

Incontro con Gianpaolo Romanato
Discutono con l’autore e con i presenti Fabrizio Achilli (Presidente Isrec Pc) e Gianni D’Amo di Cittàcomune

Gianpaolo Romanato, professore di Storia contemporanea all’Università di Padova e membro del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, è originario di Fratta Polesine (Rovigo), il paese natale di Matteotti. Nel 2010 ha pubblicato la biografia Un italiano diverso. Giacomo Matteotti (Longanesi).Tra i suoi volumi si segnalano: Cultura cattolica in Italia ieri e oggi e Religione e potere (Marietti, 1980,1981); Chiesa e società nel Polesine di fine Ottocento (Minelliana, 1991); L’Italia della vergogna nelle cronache di Adolfo Rossi (Longo, 2010); Pio X. Alle origini del cattolicesimo contemporaneo (Lindau, 2014), Premio Acqui Storia 2014.