ALTRONOVECENTO movimenti, pensiero critico, testimonianza nel secondo dopoguerra italiano e europeo Piacenza, Mercoledì 1 giugno 2011, h. 21,
via Sant’Eufemia 12 presso l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano Presentazione del volume di
Alexander Langer Il viaggiatore leggero
Scritti 1961-1995 (Sellerio, 2011) Ne discutono tra loro e con il pubblico presente Lanfranco Bolis, Gianni D’Amo
e Goffredo Fofi Alexander Langer è nato a Sterzing (Vipiteno-Bolzano) nel 1946 ed è morto suicida a Firenze nel 1995. Ha dedicato l’intera vita all’impegno sociale e civile, dall’adolescenza cristiana al Sessantotto alla militanza in “Lotta continua”, dall’ecologismo al pacifismo e alla solidarietà tra Nord Sud e Est del mondo, che si è concretizzato nei suoi ultimi anni in una presenza sul campo e senza mai risparmiarsi nei luoghi tragici della guerra nella ex Jugoslavia. Eletto a diverse cariche istituzionali, da quelle locali fino alla presidenza del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo, Langer non si è lasciato imprigionare nella routine e nell’autoconservazione della politica corrente, mantenendo uno sguardo in grado di vedere lontano nella difficoltà della convivenza contemporanea e nella minaccia che pesa sulla vita della Terra, praticando uno stile di vita quotidiano che non contraddicesse le convinzioni proclamate e anzi ne offrisse una prima verifica e conferma. La “riconversione ecologica” di cui ha parlato, nelle sforzo di tenere insieme drammatici contrasti del presente e futuro possibile, investe il modo di vivere di ciascuno di noi. Come ha scritto Goffredo Fofi nella “Introduzione” al libro, Langer ci ha insegnato “a piantare la carità nella politica. Proprio piantare, non inserire, trasferire, insediare. E cioè farle mettere radici, farla crescere, difenderne la forza, la possibilità di ridare alla politica il valore e la responsabilità di uno e di tutti verso la cosa pubblica, il bene comune, verso la solidarietà tra gli umani e tra loro e le altre creature”.
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