Intervento di Gianni D’Amo,
Capogruppo di Piacenzacomune, in Consiglio comunale
Mi accorgo che faccio prima a leggere il messaggio intero: “Sostengo in Paolo la persona che, a partire dalla sua ricca esperienza di vita, può far emergere nell’agire politico-amministrativo l’ “in più” che considero imprescindibile per la rinascita di una coscienza civile: Dosi di verità. Un saluto a Francesco, Gianni D’Amo”. E’ un richiamo, quello alla verità, che ho fatto qui dentro in molte circostanze: verità, consapevolezza, responsabilità…
Sulla stampa di domenica ho letto anche, a proposito della mia assenza dal Teatro Filodrammatici, l’espressione “assenza giustificata”. Si è trattato di un’assenza in effetti “giustificata”: non solo, tuttavia, dalla contemporanea assemblea di Cittàcomune, del resto programmata da tempo, ma anche dal persistere, nella coalizione che sostiene Paolo Dosi, di problemi di lealtà e rispetto reciproci tra le diverse componenti, i cui termini sono perfettamente noti da almeno due settimane a tutti i segretari della coalizione e allo stesso candidato Sindaco Dosi.
Il tempo ha la sua importanza, nella vita e in politica. La medesima decisione o scelta, assunta il 20 marzo piuttosto che il 15 o il 20 febbraio, non è detto abbia o mantenga lo stesso significato e valore. Per quanto mi riguarda il tempo è scaduto: dispongo oggi degli elementi di valutazione necessari e sufficienti a decidere serenamente che non esistono per me le condizioni per partecipare in prima persona, come candidato, alla prossima campagna elettorale del 6 maggio. Non come candidato Sindaco, ovviamente, essendo impegnato a sostenere Paolo Dosi, che ha vinto le Primarie del Centro-sinistra, alle quali ho cercato di dare il mio contributo con convinzione e passione. E neppure come candidato alla importante carica di Consigliere comunale, che ho ricoperto per dieci anni, nel corso dei quali, non senza fatica, credo di aver imparato molte cose. Anche di ciò volevo esprimere pubblico ringraziamento al Presidente e a tutte le colleghe e i colleghi consiglieri.
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