Dalla parte del torto
De la parte equivocada
(Limitare il disonore, vol. I)
Piergiorgio Bellocchio
Traduzione di Salvador Cobo
Moralista capace di vedere la realtà con gli
stessi occhi e la stessa ricchezza di
immaginazione dei grandi romanzieri di una volta,
questo libro contiene riflessioni e satire
di Piergiorgio Bellocchio, l'esegesi di luoghi comuni
conservatori e progressisti sulla vita politica e
sociale d'Italia dagli anni Ottanta, in piena sconfitta
della sinistra e l'ascesa del
consumismo televisivo che alla fine
avrebbe portato a Berlusconi.
Indipendente dall'industria culturale e
dall'agenda dei media, individualista e
ritirato dalla vita pubblica, lo stile di
Bellocchio non rientra in alcuna categoria
ben definita (Letteratura? Autobiografia?
Saggistica? Critica letteraria,
cinematografica, culturale, sociale?),
che potrebbe deludere gli opinion maker e
gli apprendisti di prodotti prefabbricati e
di provocazioni scandalose.
“Limitare il disonore. Un obiettivo che vent'anni fa avrei considerato disgustoso e assurdo, perché l'onore e il disonore non sono cose misurabili. E, in effetti, è un traguardo miserabile, una meschinità morale, un evento degno di un leccapiedi della commedia. Ma quando ero giovane non potevo concepire una sconfitta di queste proporzioni. A quel tempo, la cosa peggiore che potessi immaginare era la sconfitta politica per mano della controrivoluzione, che si manifestava nella repressione che, per quanto spietata fosse (o proprio per questo), garantiva ai vinti l'onore dell'esilio, della prigione o, meglio ancora, la gloria del patibolo. Il destino è stato ridicolo [...] I nostri tempi sono meno drammatici, meno direttamente tragici, anche se più disperati. Il terrore e la miseria possono ora essere chiamati consenso e benessere".
Dalla parte del torto è il libro che più getta luce sull'Italia degli'anni 2000.
Alfonso Berardinelli (Leggere è un rischio)
Piergiorgio Bellocchio è il vero eretico della cultura italiana.
Il Corriere della Sera
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