"Bloggopolis"

La Piazza delle Idee nella Città del Dialogo

Le idee sono il motore di una realtà che vive e respira al di là della nostra sola mente. Ecco allora spuntare Bloggopolis, uno spazio contemporaneo per dar voce a una città saggia e antica che vuole parlare, dialogare e conversare del presente e del futuro. Una piazza in cui raccogliere, attraverso i vostri commenti, il 'sentiment' di una popolazione a volte silenziosa e timida, sicuramente generosa e propositiva. Una polis del nostro tempo, la cui piazza virtuale sia specchio di una città che ci sta a cuore. Piacenza ‘città comune’.


domenica 29 aprile 2007

Percezioni distorte

Video - 'No wonder our perception of beauty is distorted'. (Trad. Non stupiamoci se abbiamo una percezione distorta della bellezza .)

La gran parte della nostra società è attraversata da malesseri generati da una percezione distorta del sè, esteriore e interiore. Queste persone siete voi, siamo noi. Incrociamo gli sguardi passeggiando per i vicoli della città, scambiamo due chiacchiere al bar sorseggiando un caffé. I più vulnerabili sono i giovani. A loro dedichiamo questo filmato. Perchè appoggiamo la campagna per la vera bellezza, www.campaignforrealbeauty.com. Quella autentica di donne e uomini che sono parte del nostro presente. Quella che illumina ognuno di noi al di là dell'età e della razza, del naso storto o delle orecchie a sventola. Evolversi e avere una percezione di sè in senso autentico è il contributo più grande che possiamo dare a noi stessi e alla società in cui ci muoviamo. L'accettazione parte dal proprio io. E in una 'cittàcomune' questo io diventa noi.

1 commento:

Unknown ha detto...

voglia il cielo, ma più che altro voglia l'educazione, a scuola, in famiglia, indicare la strada giusta da percorrere, e soprattutto ai ragazzi, coloro che ancora sono elastici, le cui cellule cerebrali non sono vittime della sclerosi. la strada che li porti a penetrare il senso delle cose e delle persone. al di là del loro aspetto, semplice involucro,del loro portafoglio, dei vestiti che, come scrisse Kafka in una bellissima novella (Kleider), in fin dei conti "una volta tornati a casa tardi da una notte di festa, appaiono allo specchio logori, [...], impolverati, visti da tutti e ormai quasi importabili". Questa è la natura di quanto si vuole esclusivamente mostrare e fare apparire: transitoria e facilmente preda della vacuità...