"Bloggopolis"
La Piazza delle Idee nella Città del Dialogo
Le idee sono il motore di una realtà che vive e respira al di là della nostra sola mente. Ecco allora spuntare Bloggopolis, uno spazio contemporaneo per dar voce a una città saggia e antica che vuole parlare, dialogare e conversare del presente e del futuro. Una piazza in cui raccogliere, attraverso i vostri commenti, il 'sentiment' di una popolazione a volte silenziosa e timida, sicuramente generosa e propositiva. Una polis del nostro tempo, la cui piazza virtuale sia specchio di una città che ci sta a cuore. Piacenza ‘città comune’.
sabato 28 aprile 2007
Donne, una grande risorsa da valorizzare
In linea con la Carta Europea per l'Uguaglianza e la Parità di Uomini e Donne nella Vita Locale, sentiamo il dovere morale e sociale di restituire alle donne che lo desiderano il pieno diritto ad avere figli, la concreta possibilità di conciliare la maternità e i compiti di cura, che ricadono ancora largamente sulle spalle femminili, con il mantenimento di un lavoro e di un reddito (sul quale la presenza di uno o più figli incide in modo rilevante). È un patrimonio di intelligenza e competenze che rischia oggi di essere seriamente compromesso – o fortemente ridimensionato – se non si affronta per tempo il nodo delle risorse finanziarie necessarie a farlo vivere e sviluppare. Aumentare i posti nei Nidi comunali, incrementando la qualità e allargando la fascia di coloro che possono accedere alle rette medio-basse, esige una forte volontà politica non solo locale, ma anche una battaglia culturale per affermare il carattere sociale (e non a domanda individuale) dei servizi alla prima infanzia. Nella prospettiva di conciliare maternità e vita lavorativa, va poi proseguita la ridefinizione degli orari della vita cittadina, tenendo conto delle esigenze delle donne in generale e delle madri in particolare: negozi, uffici pubblici, servizi sociali, strutture dello svago e del tempo libero.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Spottino elettorale! Spendiamoci un minuto e ripensiamolo. Si elimina dall'etichetta donna, si mette nell'etichetta politica, si parla di equità e inclusione sociale, si ragiona sulle diseguaglianze salariali e di carriera, si conclude sui diritti e con qualche proposta concreta da fare alle associazioni datoriali e di categoria.
Potrebbe recuperare una sua dignità. Forse.
Posta un commento