"Bloggopolis"

La Piazza delle Idee nella Città del Dialogo

Le idee sono il motore di una realtà che vive e respira al di là della nostra sola mente. Ecco allora spuntare Bloggopolis, uno spazio contemporaneo per dar voce a una città saggia e antica che vuole parlare, dialogare e conversare del presente e del futuro. Una piazza in cui raccogliere, attraverso i vostri commenti, il 'sentiment' di una popolazione a volte silenziosa e timida, sicuramente generosa e propositiva. Una polis del nostro tempo, la cui piazza virtuale sia specchio di una città che ci sta a cuore. Piacenza ‘città comune’.


mercoledì 9 maggio 2007

Confessioni di un prigioniero di sinistra

Dedicato alle anime dubbiose

Io, che temo la ghigliottina politica alle prossime elezioni comunali. Io, che sono afflitto dal senso di responsabilità e recidivo alle insidie. Io, che non posso permettermi di regalare un voto per passione o sentimento, per affinità o per pensiero. Io, che sono stratega in un mare di furbizia aleatoria. Io, che credo alla forza delle idee, ma che non amo il rischio elettorale. Io, che ogni giorno mi domando: “Ma se voto D’Amo, poi vince Squeri?”. Io, che non cedo dalle mie posizioni e non permetto a simpatia, stima ed entusiasmo di trionfare sul pragmatismo del voto elettorale. Io, che per non far vincere la destra, faccio a sinistra quello che in questi casi ormai si fa ovunque - speculare alla destra. Io, che cocciuto prendo posizione e mi schiero dietro a un dito, dietro a un uomo, dietro a un partito - e nel frattempo la mia sagoma scompare. Io, spersonalizzato di sinistra che anche se scontento voto proprio la scontentezza perché gli altri, timorati come me, faranno lo stesso - non oseranno. Io, che voglio stare dove stanno tutti - o a destra o a sinistra. Io, uomo scisso in un mondo scisso, che vivo beato in un budino tagliato in due e che gli avanzi li lascio nel piatto. Io, che ho perso il sapore dell’identità, il gusto della passione, il piacere della novità, il trasporto della realtà. Io, che nella mia ossessione del dualismo destra-sinistra ho dimenticato il senso dell’opportunità e ho smarrito la prospettiva. Io, che nel terrore dell’avversario non mi raccapezzo più e smetto di scegliere tra le possibilità. Io, che cavalcando la mia dignità consegno a paura e tatticismo il sigillo della mia fedeltà.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto bello questo intervento, complimenti a chi l'ha scritto e/o riportato. Casualmente in questi giorni ripensavo ad una vecchia canzone di Francesco Guccini (Canzone di notte n. 2) ed in particolare a due strofe che riporto:
"Saranno cose già sentite
O scritte sopra un metro un po' stantio,
Ma intanto questo è mio
E poi, voi queste cose non le dite
Poi certo per chi non è abituato
Pensare è sconsigliato
Poi è bene essere un poco diffidente
Per chi è un po' differente

Ma adesso avete voi il potere
Adesso avete voi supremazia, diritto e Polizia
Gli dei, i comandamenti ed il dovere
Purtroppo non so come siete in tanti
E molti qui davanti
Ignorano quel tarlo mai sincero
Che chiamano "Pensiero"."

Saluti
Francesco Serio

Unknown ha detto...

più che un poST una poESIA, uno scritto impulsivo ma delicato,una tessitura di parole complicate ma nel contempo chiare, di quella chiarezza che solo sanno partorire le persone vive dentro. Una chiarezza che tocca le corde dell'intelligenza e fa vibrare l'animo.