"Bloggopolis"

La Piazza delle Idee nella Città del Dialogo

Le idee sono il motore di una realtà che vive e respira al di là della nostra sola mente. Ecco allora spuntare Bloggopolis, uno spazio contemporaneo per dar voce a una città saggia e antica che vuole parlare, dialogare e conversare del presente e del futuro. Una piazza in cui raccogliere, attraverso i vostri commenti, il 'sentiment' di una popolazione a volte silenziosa e timida, sicuramente generosa e propositiva. Una polis del nostro tempo, la cui piazza virtuale sia specchio di una città che ci sta a cuore. Piacenza ‘città comune’.


domenica 13 maggio 2007

Urbanistica, I nostri obiettivi /3

Un governo del territorio al servizio del bene comune
Proponiamo che la cittadinanza, attraverso rinnovate ed effettive competenze tecnico-culturali e impegno propositivo delle amministrazioni che la dirigono e che la esprimono, ritorni ideatrice, padrona e controllore delle decisioni sulle trasformazioni che possono fare della città uno strumento utile alla società. Per le aree industriali dimesse, per i demani militari in via di alienazione, per le aree di frangia periurbana e in generale per tutte le piccole e grandi aree influenti sulla salute del sistema urbano, si propone di utilizzare opportune forme pianificatorie e gestionali per cui l’ente pubblico, fermo restando il legittimo profitto dei privati, recuperi la libertà di scegliere gli obiettivi, di progettare e mantenere il controllo delle fasi di lavorazione (ad es.: il modello nordeuropeo in cui l’ente pubblico acquista l’area, progetta, urbanizza e rivende agli operatori privati i lotti edificabili; la formazione di società pubbliche per la trasformazione urbana che gestiscono interamente l’operazione; i piani di iniziativa pubblica). In alcuni casi potrebbe invece essere auspicabile la formazione di beni comuni ad uso collettivo, attribuendo all’ente pubblico territoriale il ruolo di salvaguardia e individuando forme di gestione che consentano di riprendere il senso degli usi civici: la responsabilizzazione della custodia e la finalità di produzione di beni, servizi e lavoro per i membri della comunità e/o di utilità pubblica generale. Occorre fermare subito il consumo di suolo agricolo periurbano, per favorire invece chi sceglie di praticare un’agricoltura a basso impatto ambientale, orientata sulla produzione di qualità, con ordinamenti colturali riqualificanti il paesaggio e, soprattutto, concretamente legata alla città (ad es.: promozione di ripopolamento rurale, filiere corte, gruppi d’acquisto, dell’integrazione con funzioni sociale e didattica).

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