- È qui – gli dico - sei un candidato anche tu?
Così cominciamo a chiacchierare anche per ingannare il tempo.
- No, abbiamo appuntamento con altri miei compagni di scuola per fare la foto col prof.
- Ah! - provo a stuzzicarlo - come vi tratta il tiranno? Chissà che peso deve essere in classe!
- Affatto, - nel frattempo arriva un’altra sua compagna di classe e la discussione si estende anche a lei - il prof D’Amo ci piace molto, con lui abbiamo un bellissimo rapporto e ci fa studiare volentieri.
- Sarà come altri docenti!
- Non proprio, – attacca lei - con D’Amo siamo capaci di stare su un autore per settimane, altri invece ne trattano una decina in un’ora…
Ho molto piacere della piega presa dalla discussione e penso al lavoro che Gianni fa con i suoi ragazzi, alla capacità di trasmettere amore per la materia di studio a dei giovani, alla fortuna di questi nel ritrovarsi un professore in grado di far amare la storia e la filosofia, primo passo per amare di conseguenza la scuola.
Penso ancora che uno che, senza risorse finanziarie, è riuscito nell'impresa di mettere in piedi un’associazione, una sede, due liste con ottanta persone, uno che coinvolge partiti e stimola il dibattito politico nella città, che è capace nel suo delicato lavoro ad appassionare dei giovani (quando invece è luogo comune dire che i giovani non hanno interessi), che da svariate decine di anni interviene nella vita pubblica, ricevendo anche apprezzamenti dagli avversari politici...uno così è perlomeno un tipo da tenere in considerazione.
Non so se sia anche filosofo. So che se fosse così, sarebbe la dimostrazione che i filosofi concludono moltissimo.
Francesco Serio
2 commenti:
...concludono moltissimo, e lasciano una traccia, anche se forse non nel mondo della vita/politica-spettacolo, o delle galassie a spirale, coloro che sanno entrare in contatto con le persone, magari anche scioccandole con parole forti, per poi emozionarle con una frase, e poi ancora commuoversi per un passo letto e far loro capire quanto mondo c'è dietro quelle righe stampate....
Questi uomini reali, non maschere gonfiate dal collagene e dalla tracotanza, ci sono ancora. Uno di questi, e non è difficile capirlo, è Gianni D'Amo.
Francesca, come hai saputo rendere bene quel che accade di irripetuto a chi sceglie di stare nei paraggi di Gianni!
Se può sembrare faticoso è perché pigrizia e avarizia non hanno via di uscita.
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