"Bloggopolis"

La Piazza delle Idee nella Città del Dialogo

Le idee sono il motore di una realtà che vive e respira al di là della nostra sola mente. Ecco allora spuntare Bloggopolis, uno spazio contemporaneo per dar voce a una città saggia e antica che vuole parlare, dialogare e conversare del presente e del futuro. Una piazza in cui raccogliere, attraverso i vostri commenti, il 'sentiment' di una popolazione a volte silenziosa e timida, sicuramente generosa e propositiva. Una polis del nostro tempo, la cui piazza virtuale sia specchio di una città che ci sta a cuore. Piacenza ‘città comune’.


giovedì 31 maggio 2007

Tigri vere, tigri di carta

“Come non c’è nessuna cosa al mondo che non abbia duplice natura (questa è la legge dell’unità degli opposti), così l’imperialismo e tutti i reazionari hanno anch’essi duplice natura: essi sono tigri vere e tigri di carta nello stesso tempo. Nel passato, le classi dei proprietari di schiavi, dei signori feudali e la borghesia, prima della loro conquista del potere e per qualche tempo dopo, erano vigorose, rivoluzionarie e progressiste; erano tigri vere. Ma col passare del tempo, dato che i loro antagonisti, la classe degli schiavi, la classe dei contadini e il proletariato, diventarono gradualmente più forti, lottarono contro di essi e diventarono sempre più formidabili, queste classi dominanti si trasformarono gradualmente nel loro opposto, diventarono reazionarie, diventarono arretrate, diventarono tigri di carta. Alla fine sono state o saranno rovesciate dal popolo. Le classi reazionarie, arretrate e decadenti, anche di fronte all’ultima lotta a oltranza con il popolo, conservano questa duplice natura. Da un lato, da vere tigri, divorano gli uomini, li divorano a milioni e a decine di milioni. La causa della lotta popolare attraversa un periodo di difficoltà e di sofferenze, le si presenta una strada piena di tortuosità. Il popolo cinese, nella lotta per eliminare in Cina il dominio dell’imperialismo, del feudalismo e del capitalismo burocratico, ha dovuto spendere più di cento anni e decine di milioni di vite, prima di arrivare alla vittoria del 1949. Guardate, queste non erano forse tigri vive, tigri di ferro, tigri vere? Ma alla fine esse sono diventate tigri di carta, tigri morte, tigri di soia quagliata. Questi sono fatti storici. C’è forse chi non li ha visti né li ha uditi? In verità, ce ne sono migliaia e decine di migliaia. Migliaia e decine di migliaia! Dunque, a esaminare l’imperialismo e tutti i reazionari nella loro sostanza, da un punto di vista a lunga scadenza e strategico, si deve considerarli per quello che sono in realtà: tigri di carta. Su questo, noi costruiamo il nostro pensiero strategico. D’altro canto, essi sono anche tigri vive, tigri di ferro, tigri vere e mangiano gli uomini. Su questo noi costruiamo il nostro pensiero tattico.”
Mao Tse-tung

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